Ristorante i 4 Passi
Un panorama incantato nella penisola sorrentina e una terrazza affacciata sull’infinito. Quando arrivi al Ristorante I 4 Passi, nella baia di Nerano, avverti immediatamente una sensazione di meraviglia e di benessere: gli ulivi, le piante di limoni e la gigantesca magnolia secolare ispirano all’amore per la poesia della natura e per le piccole cose.
E il paradiso non ti sembra poi così lontano!
Lo chef stellato Tonino mi mostrò la nuova sala ristorante al piano superiore spiegandomi subito le sue esigenze. Esaltare la personalità e il carattere del luogo, fare in modo che il cliente, entrandovi, percepisse immediatamente tutta la passione, la creatività, la qualità della cucina. In due parole meravigliare l’ospite, raccontare una storia, regalargli un’esperienza di benessere reale, totalizzante, unica.
Non uno spazio da illuminare, ma un’atmosfera da creare! Un luogo esclusivo, uno chef di caratura internazionale e ospiti di riguardo. E come se non bastasse, a rendere più ardua la sfida, le “particolarità” dell’architettura: soffitti molto alti e ampie superfici vetrate. Niente di più impegnativo!
È stato lo sguardo sul mare a suggerirmi il motivo del progetto. Ho pensato ad un’architettura ornata di opere disegnate ad hoc, con la luce a rappresentarne il battito cardiaco e il mare a fare da cornice. E allo scopo ho coinvolto amici artisti nell’impresa. Con i fratelli Perone abbiamo disegnato una controsoffittatura che rappresenta un mare capovolto, con sagome di pesci che entrano ed escono dalla superficie lasciandosi intorno i tipici cerchi concentrici che si formano sull’acqua quando viene attraversata.
E in un attimo l’ospite è immerso in uno scenario surreale, sospeso tra sogno e realtà.
Tutt’intorno alla controsoffittatura c’è una gola luminosa con lampade fluorescenti che diffonde una luce di diversa tonalità, calda e neutra da un lato, bianca e fredda dall’altro: il contrasto tra le due crea un effetto rilassante, piacevole alla vista e ai sensi.
All’interno invece, i faretti spot (rigorosamente orientabili !) con ottica darklight non abbagliante assicurano la luce puntuale per l’illuminazione dei tavoli. Una creazione illuminata e luminosa, dove i cerchi concentrici prodotti dal tuffo dei pesci si uniscono a quelli generati dal tuffo della luce.
Uno studio preliminare lungo e approfondito, con un attento procedimento di quotatura e tante sperimentazioni sul campo, ci ha permesso di capire come posizionare gli apparecchi, a quale distanza tra loro, con quale diametro per i diversi fori, per arrivare al giusto equilibrio nella composizione finale e garantire la migliore illuminazione dei tavoli.
Abbiamo realizzato una luce discreta che si “mimetizza” completamente nell’architettura lasciando intatto il carattere semplice e naturale del luogo. E mentre onde di piccoli pesci fruscianti saltano sopra il pelo dell’acqua tra guizzi di luce, l’opera si tinge dei colori del cielo al tramonto, ambra e azzurro. Il sole cala oltre la linea dell’orizzonte e nell’aria esplodono toni blu-violacei che si fondono con i riflessi del mare. È una magia di luce, un gioco di rimandi che coinvolge le lampade decorative, pure disegnate ad hoc per la giusta luce di ambientazione.
“Forchetta” e “Talpino” sono lampade originali, spiritose ed eleganti nello stesso tempo. Spesso i ristoratori credono che l’ultimo must have del design sia la soluzione giusta per trasformare il ristorante in un locale di tendenza e scelgono un oggetto griffatissimo, inutilmente costoso che non interagisce con il contesto, non lo caratterizza e non ne esprime lo spirito, per di più non restituisce quella luce necessaria per rendere l’atmosfera raffinata, esclusiva, perfetta!
Forchetta racchiude il significato del rapporto intimo e profondo che c’è tra luce e cibo. Talpino invece è una metafora: la sagoma scura di un talpino abbraccia in segno di meraviglia l’oggetto che contiene la luce. Ha scoperto la luce, ed è una scoperta bellissima!
Forchetta diffonde attraverso la trama naturale del lino una luce morbida, calda, del colore dell’ambra, Talpino riprende i tratti della lanterna lavorata da secoli dagli artigiani dei popoli del mare e al suo interno custodisce il fuoco della candela, vivo e seducente, potente e romantico.
Territorio e tradizione. Questi oggetti raccontano il Mediterraneo, ne riprendono i materiali, le forme, le cromie. Partecipano al racconto dello chef sussurrando all’orecchio dell’ospite la storia e la cultura del luogo. Così, ad ogni colpo d’occhio, il cliente ne percepisce l’esclusività: sa di trovarsi in un ristorante che mette in tavola gusto e charme, in un’atmosfera di luce che accarezza e riscalda i sensi.
Installazione artistica, faretti orientabili, lampade decorative sono tutti ingredienti, accordati tra loro con grande armonia proprio come gli ingredienti dei piatti dello chef. Una vera e propria sinfonia di luci che si unisce alla sinfonia del palato per regalare all’ospite sensazioni indimenticabili. Avrà voglia di ritornare presto e ne parlerà agli altri…è questo il segreto del successo!
Un sistema di controllo della luce, semplice ed elegante, ci ha permesso di programmare scenografie diverse per diverse occasioni: luce per serate romantiche, luce per eventi speciali, luci che variano dinamicamente seguendo i cambiamenti della luce naturale nel corso del giorno o delle stagioni…la luce allieta la permanenza dell’esigente gourmet dal suo arrivo fino al momento di andare via, con un movimento lento e impercettibile come quello della luce naturale: l’ospite percepisce semplicemente uno spazio accogliente e confortevole, sempre.
Come “regolare” i vari corpi illuminanti? Quale è la giusta intensità di luce per le varie occasioni? Nella mia ricetta la giusta dose è come quella dello chef per il sale sulle pietanze: quanto basta. Quanto basta per arrivare al punto di magia, quello in cui l’occhio non comunica più il messaggio al cervello ma direttamente al cuore. Le scene che si succedono durante la cena ogni sera rinnovano una sorta di incantesimo: la luce elettrica, unita a quella delle candele, è chiamata a recitare una poesia emozionale creando suggestione e curiosità, con l’ambizione di imprimersi nella memoria degli ospiti, di continuare a sorprendere, come la vita stessa, come la poesia.