La luce può influenzare l’appetito?

La luce può influenzare l’appetito

L’appetito vien mangiando. Recita un vecchio detto. E i ristoratori ne sanno qualcosa! Ma si tratta di ristoratori che hanno fatto la giusta scelta di illuminazione per il proprio ristorante, incrementando così numero di clienti e profitti! Per altri, invece, la scelta di un “fai da te” rudimentale si è rivelata una pessima idea con risultati catastrofici.

Angoli bui, luci bianchissime puntate negli occhi come se ci si trovasse dal dentista, luci di colore sbagliato che falsano la percezione dei cibi e sale illuminate male hanno colpito (negativamente) il cliente che, a ragion veduta, non è più tornato in quel ristorante. Per non parlare poi, della scelta del colore e della temperatura di alcune lampade che, secondo recenti studi, farebbero addirittura passare la voglia di mangiare.

La luce blu che ti fa mangiare di meno


I ristoratori che incautamente hanno deciso di istallare nelle proprie sale lampadine (magari ad incandescenza) con vetro azzurrato, tipo quelle che si usavano nelle sale da ballo, potrebbero aver notato che l’appetito dei clienti (in parte uomini) magicamente è calato. A dirlo sono i ricercatori dell’Arkansas diretti da Han-Seok Seo che hanno pubblicato uno studio sulla rivista Appetite secondo cui su 112 soggetti che hanno partecipato all’esperimento, quelli che avevano pranzato in una stanza illuminata da una luce blu avevano mangiato significativamente di meno. La sensazione di sazietà era maggiore rispetto a quella degli altri che, invece, avevano mangiato di più.

“La colorazione bluastra che assume il cibo con questo tipo di illuminazione riesce a ridurne la quantità assunta ma non l’appetibilità – ha detto Han-Seok – perché nel cervello scatta un meccanismo che ha radici evolutive e insinua il dubbio inconscio che non si tratti di un alimento sano e commestibile. Ciò inibisce l’appetito e se ne mangia automaticamente di meno, anche se il suo aspetto è normale. E’ possibile che col tempo l’effetto si affievolisca per una sorta di abituazione recettoriale e il cervello capisca che si tratta solo di un fenomeno visivo, liberando l’appetito”.

Quindi, attenzione! Scegliete la luce giusta per il vostro ristorante. Se non volete che il vostro cliente se ne torni a casa digiuno e non appagato.

0 commenti

Lascia un Commento

Want to join the discussion?
Feel free to contribute!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Richiedi informazioni

Compila il modulo sottostante per ricevere maggiori informazioni

Contatti Generali

Articoli Correlati

Clessidra Slowlight: il lusso del tempo

Clessidra Slowlight: il lusso del tempo

/
Clessidra Slowlight è un oggetto vivo che nasce dall'emozione. Un totem in versione pret-àporter per propiziare momenti di piacere. Un messaggio, una promessa, un impegno. Come a dirsi, o a dire, “oggi mi prendo tutto il tempo necessario!”

leggi tutto